TECNICA: Mista

DIMENSIONI: cm 100 x 100 x 20

AUTORI: Lavoro di gruppo

CLASSI: 2 BLC, 2 CLC (2019/20) - 3 ALM (2020/21)

DOCENTI: Melchiorre Fardella, Alessandro Ruggieri e Silvia Santucci

L'installazione è strutturata con dei prismi a base triangolare, alcuni dei quali rotanti, posti all'interno di un telaio quadrato. Le tre facce di ogni solido rappresentano tre livelli di indagine, ognuno dei quali evoca uno dei doni del Genio: studio anatomico attraverso il disegno tradizionale dello scorticato, studio computerizzato mediante il disegno digitale e meccanizzazione utilizzando la grafica. Il visitatore è parte integrante dell'opera interagendo con essa mediante l'attivazione di un movimento circolare, metafora della ricerca infinita e del rapporto naturalistico tra singolo e cosmo. Un monitor visualizza in loop la rotazione di una parte del modello digitale dell'uomo vitruviano del XXI secolo, il quale rompe il suo equilibrio attraverso un piede che calcia, proiettandosi così verso la perfezione dell'universo. L'auspicio dell'opera è suscitare una visione positiva e integrata dell'uomo in rapporto con la macchina attraverso la rappresentazione dell'armonia leonardesca.