Liceo Artistico Statale

FILIPPO FIGARI

"F.Figari" Liceo Artistico Statale di Sassari
Piazza d'Armi, 16
07100 - Sassari
Tel 079 234466/230141

https://www.liceoartisticosassari.gov.it/home/

INDIRIZZI ARTISTICI

Architettura e ambienteArti figurativeAudiovisivo e multimediaGraficaDesign

  • Ceramica
  • Arte del tessuto
  • Metalli

Una scuola d'arte per la Sardegna

L'Istituto d'Arte di Sassari è la più antica scuola artistica della Sardegna. La sua fondazione, nel 1935, fu vissuta come una conquista, e tale fu veramente per un'Isola che era stata a lungo priva di tradizioni nella pittura e nella scultura, ma che ai primi del Novecento aveva conosciuto un improvviso e vivace risveglio in questo campo. Nelle aule dell'Istituto sono passati, in qualità di docenti o di allievi, artisti come Filippo Figari, Stanis Dessy, Eugenio Tavolara, Mauro Manca, Salvatore Fara, Gavino Tilocca, Costantino Spada, Libero Meledina, Giuseppe Magnani.

Tradizione popolare e creazioni moderne

Nella prima fase della scuola, recupero della tradizione popolare e creazione moderna vanno di pari passo. Si studia l'artigianato sardo per salvaguardarne le tecniche, che la cultura di massa minaccia di far scomparire per sempre; e al tempo stesso si realizzano mobili, oggetti e decorazioni di gusto contemporaneo.

L'Istituto d'Arte e la città

La prima scuola d'arte della Sardegna, per lungo tempo punto di raccolta di talenti da tutta l'Isola, è anche una scuola fortemente legata alla città di Sassari. Lo testimoniano i tanti incarichi che riceve da enti e istituzioni pubbliche: la sistemazione dell'atrio dell'Università (1940), gli arredi del Tribunale e il crocefisso per la Corte d'Assise (1938-40), le porte del Duomo, la decorazione dei locali della Federazione Commercianti, quella dell'Istituto Giuridico dell'Università, ecc

Da "accademia" a centro di sperimentazione: gli anni di Mauro Manca (1959-1969)

Nel 1959, l'arrivo alla direzione del pittore Mauro Manca, sostenitore dell'arte d'avanguardia, segna una rivoluzione per l'Istituto, che diventa un centro attivissimo di sperimentazione. Manca si circonda di giovani artisti: Antonio Atza, Paolo Bullitta, Zaza Calzia, Aldo Contini, Salvatore Coradduzza, Paola Dessy, Nino Dore, Giuliana Fanelli, Angelino Fiori, Vincenzo Marini, Nicolò Masia, Giovanna Secchi; coinvolge alcuni dei docenti già attivi nella scuola, come Tavolara, Mossa, lo sbalzatore Marcello Carta; chiama un maestro della ceramica come Gavino Tilocca. Avvia quindi una vera e propria riforma interna: nel Disegno dal Vero sostituisce la copia dal modello con esercitazioni libere; unisce alla Decorazione Pittorica una sezione di Serigrafia, collegata al laboratorio di Tessitura; indirizza il laboratorio di Legno verso lo studio dell'ambiente arredato e quello di Metalli verso l'oreficeria.

Progettualità e sperimentazione

Sotto la guida di Manca, l'Istituto abbandona l'impostazione tradizionale, "di bottega", per un insegnamento basato sul progetto e sulla produzione in serie. La nuova attenzione alla realtà urbana e industriale si riflette nei lavori di questo periodo: geometrie optical, contrasti di colori artificiali, giochi di bianco-nero, uso della fotografia.

L'arte del progetto

Negli anni Settanta la Scuola prosegue nel processo di rinnovamento avviato nel precedente decennio e accoglie le spinte che vengono soprattutto dalle nuove generazioni.
Dopo la riforma, che istituisce il biennio sperimentale, si precisano in varie fasi gli obiettivi didattici. La finalità è la formazione di un operatore, dotato di abilità tecnico-applicative e di sensibilità progettuale, in grado di rispondere in modo duttile alle domande di una società in continuo cambiamento.
Si avverte continuamente nell'attività di questi anni un'oscillazione consapevole tra l'adesione al progetto per la produzione di serie e la riaffermazione orgogliosa delle pratiche artigianali. Pratiche che giustamente si continua a coltivare anche quando il successo delle nuove tecnologie

La Scuola, con la sua prestigiosa storia, è ancora oggi una delle più vivaci istituzioni culturali della Sardegna alla quale guardano con attenzione numerosi giovani della provincia che hanno trovato e continuano trovare interessanti sbocchi occupazionali legati alla formazione acquisita.

Dal mese di Settembre 2010 la Scuola subirà una trasformazione radicale diventando Liceo Artistico con tutti gli indirizzi previsti dalla Legge adeguandosi alla Riforma della Scuola Secondaria

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